Tab Article
Ventinove racconti che scivolano tra le dita, leggeri e delicati, come le storie che in essi prendono forma; e come i protagonisti, alle volte unici, altre volte più semplici, ma mai ordinari. Quelle che vi aleggiano sono storie di confessioni, di denuncia e anche di normale quotidianità che tendono a ridurre la distanza che ci separa: fotografi ossessionati dallo scatto perfetto, pendolari che confondono il loro vissuto con quello dei volti che incontrano ogni giorno, e molti altri "eroi" che cercano di vivere al meglio la loro tribolata esistenza. Sono racconti, questi, in cui c'è una grande attenzione alla parola, che va oltre l'essere semplice stile e tenta di consegnarci delle potenti istantanee da imprimere nella pagina; come nel caso del racconto più intenso, Genova 2001, in cui una giovane ragazza è portavoce e simbolo dei fatti del G8, in una prosa che ne riporta vividamente tutte le voci, i colori e le disgrazie. Ecco che siamo trasportati anche noi in quella piazza, dove gioiamo insieme e dove veniamo feriti insieme, merito della devozione dell'autrice nei confronti della parola scritta, racchiusa in una frase che può essere riassunto dell'intera raccolta: "...con le parole spesso mi bastonano ma io sempre vi torno, fedele."